Vittorino Morari
La Stanza Rossa riprende le mostre con il Maestro Vittorino Morari, uno degli Artisti più rappresentativi del panorama artistico Veneto e non solo. In questa occasione viene affrontato uno dei temi a lui più cari, “la spiaggia”.
Una serie di opere dove, in un contesto insolito per gli artisti, propone la Sua personale visione attraverso la stupefacente gestione dei colori, una caratteristica che lo contraddistingue come uno dei grandi Maestri del colore..
L’artista
Per capire da dove proviene l’interesse di Vittorino Morari per i linguaggi artistici, bisogna risalire a quella particolare area geografica che gli diede i natali e che ne addolcì l’esperienza e i ricordi nell’armonia dei colori e nel fascino di storie antiche. Morari nasce il 9 marzo del 1932 a Canda, un piccolo paese del rodigino incuneato tra l’Adige e il Po e bagnato dal fiume Tartaro.

I suoi primi anni
I suoi primi anni scorrono in piccoli borghi del Polesine come Stellata e Ficarolo, lambita dal grande fiume Po che porta poi le sue acque fino all’Adriatico.
Sono queste premesse geografiche che denotano la capacità del giovane Morari a spaziare con la mente e gli occhi intorno a sé, in una terra veneta che si può ben dire di confine tra Lombardia, Emilia Romagna, i grandi fiumi e, infine, il mare.

Gli studi
Dopo gli studi liceali e la laurea in Farmacia, conseguita nel 1957 all’università di Ferrara, Morari si trasferisce per lavoro a Treviso. Sarà questo nuovo mondo a far emergere in Vittorino Morari la ricerca di moderni mezzi espressivi e artistici che potessero cogliere e immortalare le emozioni visive dei nuovi spazi con i ricordi della mai dimenticata Ferrara. La ‘Marca gioiosa et amorosa’ lo conduce anche a riflettere, al pari di Venezia, sull’armonia che secoli di civiltà, cultura, arte e amore per il bello possono creare.
Con la passione per il disegno e i colori inizia anche lo studio e l’approfondimento della storia dell’arte a cominciare dal primo Rinascimento fino ad arrivare alle Avanguardie Storiche del Novecento, con particolari riflessioni sulla forte carica espressiva del Postimpressionismo e poi dell’Espressionismo europeo. Le sue sperimentazioni pittoriche, partendo da un’intuizione sintetica tra forma e colore, lo conducono a una sorta di ‘saturazione cromatica’ fino alla massima depurazione timbrica del colore puro, applicato senza ombreggiature o fusioni cromatiche, fino a imbrigliare la luce con il colore.
Mostra del Maestro Vittorino Morari e della scultrice Betty Gobbo presso la Barchessa Villa Quaglia di Treviso, Dal 12 AL 25 marzo 2022
Presentazione a cura di Serenella
Minto. www.webartmostre.it








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